Pro e contro dell’assistenza sanitaria universale: il punto di vista dei medici

L’assistenza sanitaria universale è un tema talvolta controverso, su cui anche i medici esprimono opinioni fondate e articolate, sia a favore che contro. I sostenitori evidenziano una maggiore equità nell’accesso alle cure, un miglioramento della salute pubblica, minori problemi etici legati alle compagnie assicurative e costi più contenuti per la società. Gli oppositori, invece, citano un aumento della burocrazia, tempi di attesa più lunghi per alcune procedure e, potenzialmente, una riduzione della retribuzione dei medici. Un medico di base su Sermo l’ha detta semplicemente: “Dobbiamo sempre essere in prima fila nell’offrire aiuto agli altri”. 

Nel complesso, il 71% dei medici intervistati su Sermo sostiene l’assistenza sanitaria universale e un ulteriore 15% non sa esattamente quale posizione prendere. Negli Stati Uniti, la maggior parte dei medici ritiene che il sistema necessiti di alcune riforme, ma si discute sull’eventualità che un sistema a finanziatore unico sia la strada migliore da seguire. 

Queste sono tutte argomentazioni valide. Un medico di base in Argentina afferma: “L’assistenza sanitaria universale offre vantaggi significativi, come un maggiore accesso ai servizi sanitari per tutti i cittadini e migliori esiti per la salute pubblica”.  

Vale anche la pena affrontare subito un malinteso. Assistenza sanitaria universale non significa necessariamente assistenza sanitaria “gratuita”. L’assistenza sanitaria universale significa semplicemente che a tutti è garantita la copertura, che può essere gestita anche utilizzando un sistema di assicurazione sanitaria privata o un sistema misto. Ad esempio, negli USA l’Affordable Care Act (ACA) è stato creato per migliorare la copertura all’interno di un sistema di assicurazioni private. Un sistema in cui il governo paga tutte le richieste di rimborso utilizzando fondi provenienti dalle tasse è un sistema a “finanziatore unico”. Ma proprio negli USA, questo può diventare complicato. Medicaid è infatti un sistema a doppio finanziatore perché il finanziamento proviene sia dal governo federale che dallo Stato. Anche i sistemi a finanziatore unico non sono “assistenza sanitaria gratuita” poiché quasi sempre comportano una sorta di tassa particolare e i pazienti pagano comunque un ticket nella maggior parte dei casi.  

Paesi con assistenza sanitaria universale 

Quando pensiamo ai Paesi con assistenza sanitaria universale, tra i primi che ci vengono in mente ci sono sicuramente Canada e Regno Unito. Tuttavia, almeno 20 Paesi hanno un sistema sanitario a finanziatore unico e altri ancora hanno qualche forma di copertura universale. Il 42% dei medici su Sermo esercita in un Paese con assistenza sanitaria universale e ritiene che funzioni bene, mentre il 23% è in disaccordo; inoltre, il 22% dei medici in un Paese senza copertura universale preferirebbe lavorare in un tale sistema. 

Di seguito sono elencati 10 Paesi che offrono assistenza sanitaria universale e alcune note su come la implementano:

  1. Regno Unito 
    Il Regno Unito ha un sistema a finanziatore unico attraverso il National Health Service. L’assicurazione privata è utilizzata da individui con redditi più elevati per integrare la copertura. L’NHS ha la reputazione di offrire una scarsa copertura dentistica. 
  1. Canada
    Il Canada ha una copertura universale (Medicare) finanziata da ciascuna provincia o territorio, che però segue linee guida nazionali. 
  1. Germania  
    La Germania è stato il primo Paese a introdurre un sistema sanitario sociale, nel 1883. All’inizio, forniva copertura per i lavoratori manuali, che erano ad alto rischio di malattie correlate al lavoro. La Germania moderna utilizza un sistema multi-finanziatore che combina assicurazioni obbligatorie e assicurazioni private. 
  1. Taiwan
    Taiwan è quello che si ritiene sia il miglior sistema sanitario al mondo. Ha un piano di assicurazione sanitaria nazionale a finanziatore unico simile al Regno Unito, ma è considerato particolarmente efficiente. 
  1. Australia.  
    L’Australia utilizza un modello pubblico-privato. Ha un modello nazionale a finanziamento unico con strutture sanitarie pubbliche che forniscono prestazioni, mentre altre strutture, come le cliniche dei medici di base, sono gestite privatamente. 
  1. Corea del Sud
    Anche la Corea del Sud utilizza un piano di assicurazione sociale obbligatoria a finanziatore unico, con un programma di welfare sociale che copre i disoccupati e altri che non possono permettersi di pagare. 
  1. India
    In teoria, l’India ha un’assistenza sanitaria universale con un sistema multi-finanziatore simile a quello della Germania. Gli ospedali pubblici finanziati dalle tasse richiedono solo il pagamento di ticket contenuti per la maggior parte delle prestazioni. Tuttavia, questi ospedali sono sottofinanziati e forniscono solo assistenza di base, e le persone più ricche dispongono anche di un’assicurazione privata. 
  1. Argentina
    Anche l’Argentina si è dotata di un sistema pubblico-privato. L’assistenza può essere ricevuta gratuitamente presso strutture sanitarie pubbliche. È interessante notare che molti lavoratori iscritti ai sindacati sono obbligati a pagare un’assicurazione tramite il proprio sindacato e che l’assicurazione sanitaria privata rimane comune. 
  1. Brasile
    L’assistenza sanitaria in Brasile è un diritto costituzionale ed è gratuita per tutti, compresi gli stranieri. Alcune strutture sono gestite dallo Stato a livello locale. 
  1. Egitto
    L’Egitto ha un sistema simile a quello dell’India. Gli ospedali e le cliniche pubbliche forniscono gratuitamente assistenza ai cittadini, ma i più ricchi pagano per ottenere cure private. 

L’assistenza sanitaria universale può essere gestita in una vasta gamma di modalità, ma quanto funziona è determinato più spesso da come è amministrata e da come si muove la politica

Vantaggi dell’assistenza sanitaria universale per i medici 

Per i medici e i loro pazienti, l’assistenza sanitaria universale può fornire una varietà di benefici. Tra questi, vi sono: 

Accesso più regolare alle cure da parte dei pazienti 

Il rischio che i pazienti interrompano il trattamento a causa di difficoltà finanziarie in cui loro o i loro familiari potrebbero trovarsi è ridotto. I pazienti sono più propensi a presentarsi alle regolari visite di controllo, e l’aumento delle cure preventive può portare a migliori esiti per salute dell’individuo e della comunità. 

I medici possono intervenire su una patologia cronica in fase di sviluppo prima che il paziente manifesti sintomi gravi, ottenendo così un esito migliore e una minor sofferenza per i pazienti e le loro famiglie.  

Possibilità di reddito più prevedibile 

Poiché i pazienti possono accedere più costantemente all’assistenza, è più probabile che si facciano visitare più regolarmente. Questo può rendere il reddito dello studio medico più prevedibile e ridurre i problemi di flusso di cassa. La standardizzazione dei rimborsi aiuta i medici a pianificare, permettendo loro di prevedere di quanto verranno rimborsati per una determinata procedura. Anche i ticket dei pazienti, se sono previsti, saranno standard e potranno essere addebitati immediatamente. 

Ridotti oneri amministrativi 

Quando un paziente arriva con un’assicurazione privata, i medici devono stabilire se la procedura è coperta, presentare la richiesta, ottenere il rimborso e poi fatturare il paziente. I sistemi a finanziatore unico tendono ad avere rimborsi standard che vengono inviati automaticamente. In genere, il sistema a finanziatore unico significa anche che esiste un unico insieme di regole per ogni paziente, senza la necessità di consultare dettagli specifici, e che i medici possono indirizzare un paziente a qualsiasi specialista senza dover verificarne la possibilità con l’assicurazione sanitaria del paziente. Questo può anche migliorare la comunicazione interprofessionale 

Migliore salute pubblica 

La copertura universale significa che più persone richiedono assistenza sanitaria, il che consegue in una popolazione complessivamente più sana e nell’aumento di misure preventive finanziate pubblicamente. I sistemi sanitari possono spostare l’attenzione complessiva verso le cure preventive poiché le politiche sanitarie nazionali sono più facili da gestire e promuovere, e a tutti i cittadini vengono consigliate le stesse cure preventive di elevata qualità. 

Accesso garantito ai servizi sanitari essenziali 

Il 59% dei medici ritiene che un miglior accesso all’assistenza sanitaria sia un beneficio primario della copertura sanitaria universale. Una parte fondamentale di questo è il miglioramento dell’equità sanitaria. Le persone a basso reddito ottengono accesso all’assistenza primaria, senza dover ricorrere al pronto soccorso per situazioni non di urgenza, riducendo i tempi di attesa per tutti. Questo riduce anche l’iniquità sanitaria complessiva, permettendo alle popolazioni minoritarie e ad altri che sono meno propensi a richiedere assistenza di farlo. 

Ridotti ostacoli finanziari al trattamento 

Non poter offrire al paziente il miglior trattamento perché non è in grado di permetterselo è una delle peggiori situazioni che un medico possa dover affrontare. Gli ostacoli finanziari implicano anche che:

  • Gli studi medici possono raramente permettersi di sovvenzionare i pazienti. 
  • I pazienti subiscono maggiori difficoltà finanziarie e sono meno propensi a completare i cicli di trattamento. 
  • I pazienti non assicurati spesso hanno paura di consultare il medico. 

In un sistema di assistenza sanitaria universale, gli studi medici trascorrono meno tempo a eseguire mansioni amministrative come la fatturazione e possono seguire di più i pazienti. Il medico può concentrarsi sull’assistenza al paziente e sugli esiti, anziché sul costo del trattamento. 

Meno stress per spese mediche e copertura assicurativa 

Elevati livelli di stress rallentano la guarigione e riducono gli esiti. Il 51% dei medici su Sermo afferma di avere pazienti preoccupati per i costi, e questo non si limita ai pazienti con redditi più bassi. In un sistema che riduce i costi dell’assistenza, il paziente spende meno energia a preoccuparsi delle spese mediche e della copertura, e può concentrarsi meglio sulla propria guarigione. 

Inconvenienti dell’assistenza sanitaria universale per i medici 

Non tutti i medici sono entusiasti dell’assistenza sanitaria universale. Infatti, alcuni nutrono alcune legittime preoccupazioni, tra cui:

Possibilità di minori tassi di rimborso per i medici 

I medici negli Stati Uniti solitamente si dicono preoccupati per i bassi tassi di rimborso da parte di Medicare/Medicaid. Usando il Canada come esempio, i guadagni sono aumentati inizialmente perché molte persone hanno richiesto assistenza posticipatamente, e da allora sono rimasti stabili, ma in genere restano inferiori rispetto ai compensi medi negli Stati Uniti.

Inoltre, il fatto che i tassi di rimborso siano minori potrebbe restringere i budget degli studi medici, limitando le risorse e rallentando l’acquisizione di nuove tecnologie e personale. 

Maggiori carichi di pazienti e più lunghe ore di lavoro 

Un aumento delle persone che richiedono assistenza sanitaria senza un corrispondente aumento della disponibilità di clinici può portare all’aumento dei carichi di lavoro, a orari più lunghi e a tempi di attesa più lunghi per i pazienti. Questo può contribuire al burnout dei medici se lo studio non dispone di risorse sufficienti.  

Il sovratrattamento è un altro problema. “Il sovratrattamento, ovvero le situazioni in cui viene fornito un trattamento non necessario o eccessivo, può portare all’aumento dei costi sanitari e a potenziali danni per i pazienti” secondo un oftalmologo su Sermo

Rischio di minor qualità dell’assistenza in sistemi sovraccarichi 

Se i sistemi sono sovraccarichi, la qualità dell’assistenza può risentirne, influenzando la capacità del medico di svolgere il proprio lavoro, nonché la sua salute mentale. I sistemi a finanziatore unico sono particolarmente vulnerabili, specialmente quando l’economia è debole. 

Minore autonomia nelle decisioni sul trattamento  

Una preoccupazione fondamentale per molti medici è la ridotta autonomia nelle decisioni sul trattamento. Le normative pubbliche possono influire sull’assistenza mediante autorizzazioni preventive e linee guida nazionali. Tuttavia, non è facile determinare come questo si confronti con l’impatto, ad esempio, delle autorizzazioni preventive da parte di assicuratori privati. Un internista statunitense su Sermo ha affermato: “Da quanto ho osservato in programmi simili nel Regno Unito e in Canada, penso che questo porterebbe a una grossa inefficienza di tutti gli aspetti dell’assistenza medica in quanto vengono controllati dallo Stato e i medici avranno sempre meno voce in capitolo per trattare i propri pazienti secondo il proprio giudizio professionale”. 

Più burocrazia e controllo amministrativo 

Medicare/Medicaid hanno regolamenti che influiscono sulle strutture che accettano i loro pazienti. Molti medici sono preoccupati che questo si espanda sotto un sistema universale e che debbano trascorrere più tempo a conformarsi alle normative, sebbene questo sia ovviamente compensato da meno tempo speso a trattare con le assicurazioni sanitarie. In un sistema con più finanziatori, tuttavia, i carichi amministrativi potrebbero aumentare. 

Tempi di attesa più lunghi per visite e interventi 

Spesso pensiamo a questo come a una preoccupazione per i pazienti, anche se riguarda anche i medici. I medici devono affrontare difficoltà a livello clinico, emotivo e professionale se i ritardi nel trattamento influiscono sui risultati, e questo può mettere a dura prova il rapporto medico-paziente. I medici spesso vengono incolpati per i ritardi nel trattamento anche quando semplicemente non hanno le risorse per aiutare. 

I sistemi di copertura sanitaria universale devono anche dare priorità all’assistenza essenziale, e questo può comportare ritardi nell’accesso a modalità di trattamento più avanzate e terapie elettive o “cosmetiche”. Queste ultime a volte potrebbero non essere coperte. 

Pressione economica con possibile aumento delle tasse 

Le tasse probabilmente aumenteranno nel quadro di un sistema universale, sebbene ciò sia compensato da premi assicurativi ridotti o assenti e da costi ridotti per le aziende che non devono più fornire assistenza finanziata dal datore di lavoro. Tuttavia, in periodi di recessione, le prestazioni mediche potrebbero dover essere ridotte e/o le tasse aumentate ulteriormente. L’assistenza potrebbe essere resa meno disponibile durante tali periodi di instabilità finanziaria.  

Retribuzione dei medici nel quadro dell’assistenza sanitaria universale 

Negli Stati Uniti e in altri paesi senza assistenza sanitaria universale molti medici sono preoccupati per la riduzione dei propri compensi. Questa è una preoccupazione particolare negli USA, dove molti operatori sanitari devono ripagare ingenti prestiti studenteschi.  

Nel complesso, è probabile che i compensi dei medici aumentino a causa di un maggiore utilizzo dei servizi, anche se le tariffe individuali diminuiscono. I compensi potrebbero anche aumentare poiché la fatturazione diventa più semplice e meno costosa, permettendo agli studi di assegnare più risorse all’assistenza ai pazienti. Alcuni studi potrebbero riscontrare profitti netti, altri — soprattutto quelli più piccoli o in zone rurali — potrebbero dover gestire margini più ristretti.  

Tuttavia, benché i compensi possano aumentare, anche le ore di lavoro potrebbero aumentare a causa della diminuzione dei rimborsi e dell’aumento del ricorso all’assistenza sanitaria. Alcuni medici potrebbero essere preoccupati di non poter scegliere… allo stesso tempo, consentire agli operatori sanitari di scegliere tra finanziamento pubblico e privato comporta un sistema sanitario a due livelli che perde la maggior parte dei benefici della copertura universale e costringe più persone ad acquistare un’assicurazione sanitaria privata, e questo potrebbe non essere disponibile per i pazienti a basso reddito. 

Che cosa significa l’assistenza sanitaria universale per la tua attività? 

L’impatto dell’assistenza sanitaria universale dipende in parte dal tipo di attività. Tuttavia, i probabili cambiamenti consisterebbero in un aumento del numero complessivo di pazienti, una maggiore costanza nella compliance all’assistenza sanitaria e una fatturazione notevolmente semplificata. È probabile che anche le tue strategie  cambierebbero. 

I medici avranno accesso a più pazienti e specialisti, oltre a dover trascorrere meno tempo a gestire fatturazione e assicurazione. Inoltre, non dovranno più affrontare problemi come i piani di pagamento per i pazienti non assicurati. Tuttavia, potrebbero riscontrare di avere rimborsi più bassi e quindi una minore retribuzione per il tempo trascorso con i pazienti, e potrebbero perdere parte dell’autonomia a favore della burocrazia nazionale e delle linee guida. 

Assistenza sanitaria universale: una discussione in corso 

Esistono argomenti legittimi su entrambi i lati del dibattito sulla sanità. Negli Stati Uniti, il sentimento pubblico si è leggermente spostato verso l’assistenza sanitaria universale. La maggior parte dei medici intervistati su Sermo supporta una qualche forma di assistenza sanitaria universale, poiché può migliorare l’accesso e gli esiti per i pazienti, ridurre i costi sanitari e far risparmiare molto tempo alle cliniche in termini di amministrazione.  

Tuttavia, può anche ridurre la retribuzione dei medici e comportare una perdita di autonomia a favore della burocrazia. Un medico di base in Brasile spiega alcune delle difficoltà: “Purtroppo, la corruzione politica e l’appropriazione indebita di milioni hanno portato molte conseguenze negative” e un cardiologo in Italia ha affermato che “un gran numero di prescrizioni inappropriate ed esami diagnostici inutili… impatta sull’aumento dei costi del sistema sanitario.” 

Anche i medici che sono a favore intravedono delle difficoltà, ma la maggior parte pensa che sia meglio dell’alternativa e le loro opinioni chiariscono un fatto importante: l’assistenza sanitaria universale deve essere fatta bene per funzionare bene, e deve essere adattata alle problematiche e alle esigenze di ogni Paese.